Progetti e interventi di QSCCase Study

 

Il cliente

ASST Valtellina e Alto Lario

Il progetto

Il progetto prevede la realizzazione del nuovo reparto infettivi da realizzarsi al 3° piano del 1° Padiglione del Presidio Ospedaliero di Sondalo, sito in via Zubiani 33, e costruito negli anni Trenta del Novecento, quale grande centro sanatoriale di rilevanza nazionale.

Il complesso era costituito da 8 padiglioni di degenza (padiglioni "tipo"), da un padiglione chirurgico e da vari edifici di servizio; i singoli padiglioni di degenza erano progettati in funzione della cura di pazienti affetti da tubercolosi e presentavano una serie di accorgimenti atti a contenere il contagio (separazione di percorsi puliti e sporchi, sistemi di apertura per un'abbondante ventilazione naturale, pavimentazioni e rivestimenti interni facilmente igienizzabili, ecc.). Ciascun padiglione "tipo" aveva una capacità di circa 300 posti letto.

Negli anni Settanta del Novecento il sanatorio è stato convertito in ospedale generalista con riferimento a 4 padiglioni; il 1° padiglione, oggetto del presente intervento, è uno dei quattro padiglioni "tipo" adattati alla funzione ospedaliera.
Con l'insorgere dell'emergenza Covid 19, nel febbraio/marzo 2020, il Presidio Ospedaliero di Sondalo è stato adibito ad ospedale per la cura e l'isolamento dei pazienti affetti dalla malattia. Le strutture edilizie, nella maggior parte dei casi, sono state facilmente adeguate alla nuova funzione, essendo nate per l'isolamento di pazienti infetti. Le terapie Semi-intensive e le degenze di pazienti Covid sono state collocate al 1° padiglione, occupando tutti i 5 piani di degenza.
L'intervento oggetto della presente verifica interessa la totalità del 3° piano del 1°Padiglione (circa 800mq) e prevede la realizzazione di un nuovo reparto per isolamento di pazienti infettivi, con ala dedicata al reparto di Tisiologia. 
L’intervento prevede la realizzazione di 20 posti letto, collocati entro camere singole per isolamento di pazienti infettivi (camere a pressione negativa).

Dal punto di vista architettonico-spaziale, è prevista la ristrutturazione dell’intero ex reparto di degenza al terzo piano. In particolare, sarà mantenuto l’attuale assetto distributivo, con camere di degenza ricavate dalla divisione in due parti degli originari cameroni di degenza dell’ex sanatorio.

Dovranno essere rivisti gli accessi alle camere, prevedendo un locale filtro di separazione tra corridoio pulito e ingresso alla camera. Inoltre, dovranno essere ampliate le aperture di accesso, in modo da garantire l’agevole passaggio di un letto ospedaliero su ruote dotato di sponde laterali. I serramenti dovranno essere a tenuta, per garantire le differenze di pressione tra locali contigui e verso l’esterno.

È prevista la realizzazione di un nuovo impianto di ventilazione meccanico, capace di garantire gli adeguati standard di ricambio e filtrazione dell’aria. L’impianto dovrà avere caratteristiche idonee per l’isolamento di pazienti infettivi, prevedendo la filtrazione dell’aria in espulsione e una pressione negativa dell’aria della camera di degenza rispetto agli ambienti esterni.

Le unità di trattamento aria saranno collocate in locale idoneo, nell’ala ovest del 5° piano del padiglione (attualmente adibita a studi medici), con camini di estrazione aria in copertura. Sul terrazzo di copertura al piano 5° (ala nord-ovest) sarà collocato anche il gruppo frigorifero esterno. Sono previsti due canali di collegamento (mandata e ripresa) tra piano 3° e 5°, da collocare antro un cavedio che si dovrà ricavare al fianco di uno dei due montavivande (da dismettere) all’interno del locale cucinetta elettrica. Le canalizzazioni di distribuzione sul piano piano 3° saranno disposte all’interno dei controsoffitti dei corridoi e delle sale, verificato che l’interpiano dell’edificio, pari a circa 4 metri, garantisce lo spazio necessario.

Gli impianti elettrici dovranno essere riprogettati e rinnovati, garantendo gli standard per locali medici ai sensi della norma CEI 64-8 e i necessari allacciamenti per le apparecchiature elettro-medicali.
L'impianto idrico-sanitario dovrà essere adeguato per lo spostamento dei servizi e la collocazione dei lavelli e delle dotazioni necessarie lungo i percorsi puliti, nei filtri e all’interno delle camere.
Anche l’impianto dei gas medicali del reparto dovrà essere rinnovato e adeguato alle esigenze delle nuove postazioni per infettivi.

Dovrà essere previsto un adeguamento dell’impianto antincendio al nuovo assetto distributivo del reparto.

L’intervento di QSC

In una prima fase l’attività di verifica è stata svolta solo sul Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. La verifica viene svolta tenendo conto del tipo di opera, della tipologia di intervento e della categoria di opera (destinazione d'uso). Il livello d'approfondimento e l'accuratezza delle indicazioni vengono commisurati alla complessità e criticità dell'intervento.

La metodologia applicata tiene conto delle indicazioni contenute nella norma UNI 10722 ed è strutturata in relazione alla documentazione che descrive le scelte progettuali, secondo gli obbiettivi descritti all’Art.26 del D.Lgs. 50/16, in funzione delle finalità specifiche di ciascun tipo di documento.

La verifica è finalizzata ad accertare la conformità della soluzione progettuale prescelta alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali, normative e tecniche indicate dalla Committenza o contenute negli elaborati progettuali dei livelli progettuali già approvati. La verifica accerta in particolare:

  • la completezza della progettazione;
  • il coordinamento interdisciplinare della progettazione;
  • la coerenza e la completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
  • l'appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
  • i presupposti per la durabilità dell'opera nel tempo;
  • la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
  • la possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti;
  • la sicurezza degli utilizzatori;
  • la manutenibilità delle opere, ove richiesto.

Risultati ottenuti

A seguito del processo di verifica si è potuto constatare che il progetto, a seguito anche delle integrazioni prodotte allo scopo di superare le osservazioni emesse, rispondeva alle normative vigenti, minimizzando per l’azienda i rischi di riserve e di ritardi nell’esecuzione dei lavori.
La verifica ha prodotto esiti positivi sia durante il primo iter di verifica a fine 2021 che a seguito del processo di revisione a giugno 2022.

Approfondisci

(fonte immagini: FAI – Fondo Ambiente Italiano, QSC)

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Milano, 16 Gennaio 2023

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