Il cliente
Il progetto
L’obbiettivo è la realizzazione di un significativo intervento in Housing Sociale con circa 330 unità abitative, ed un polo per attività commerciali e pubblici servizi. La SLP complessiva prevista in progetto è di mq. 27.953. L’Housing Sociale ha, per sua caratteristica, programmi di assistenza e di accompagnamento affidati a soggetti qualificati. Sono previsti spazi, per oltre 500 mq di superficie, per lo svolgimento di attività di sostegno e di integrazione.
https://www.qscontrols.com/case-study/107-verifica-della-progettazione-di-un-intervento-di-social-housing-a-torino-falchera#sigProGalleria6dc7b0cb85
L’intervento in oggetto prevede la realizzazione di nove edifici residenziali con altezze variabili tra i quattro e gli otto piani 8 fuori terra con piano interrato adibito a box e cantine; negli edifici localizzati sui fronti della piazza centrale e quello localizzato a sud dell’ambito di intervento, sono previsti locali per attività commerciali.
L’area di intervento è localizzata su un’area libera ad est del complesso storico di Falchera, realizzato a partire dagli anni ‘50 ed è compreso tra quest’ultimo e il tratto della linea 4 che emerge oltre il tunnel interrato. L’intera area è raggiungibile da nord dalla strada esistente e da sud da via Sant’Elia e attraverso la nuova viabilità che collegherà il quartiere con corso Romania.
Lo schema insediativo dell’impianto urbano di progetto si relaziona e dialoga con il modello urbano del primo nucleo di Falchera, considerando le condizioni specifiche del sito, in modo particolare dei vincoli dettati dalla presenza delle infrastrutture, tranviaria, autostradale e ferroviaria. Il progetto è quindi un’occasione per interpretare e dialogare con un quartiere dalla forte identità morfologica e percettiva, profondamente radicato nella memoria collettiva torinese. La struttura ad isolato aperto viene riproposta nel disegno del nuovo complesso a partire da un bordo a spezzate lungo le giaciture a nord e, ad est, verso l’asse tangenziale di ingresso alla città. Completano il nuovo impianto edifici in linea che, a nord della piazza, definiscono due corti aperte e, a sud, il bordo della stessa, delle aree verso il nucleo esistente ed il nuovo parcheggio.
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In posizione baricentrica, la nuova Piazza costituisce il collegamento diretto tra la Falchera vecchia e la nuova fermata della linea 4. Sulla piazza si affacciano negozi, servizi, gli accessi alle residenze ed alla struttura commerciale; sul bordo nord confluisce la direttrice pedonale che traguarda viale dei Pioppi. E’ un percorso al piede delle residenze e costituisce la dorsale pedonale interna lungo la quale, a partire dalla piazza sono dislocati prima i servizi, poi gli ingressi alle residenze, per favorire un’adeguata integrazione di funzioni e il sistema di relazioni tra gli abitanti.
La forma articolata del costruito sostiene il dialogo con la struttura urbana del quartiere favorendo l’articolazione formale, mantenendo limitata l’altezza degli edifici che si rapportano con il nucleo originale di Falchera. La circolazione veicolare è anulare ed esterna al costruito. Un adeguato numero di parcheggi mitigati da piantumazioni a verde e da superfici drenanti, garantisce una efficace accessibilità agli edifici, alle autorimesse interrate ed al commercio. Il comparto commerciale si articola al piede degli edifici 3, 6, 7, 8, 9 con volumi aventi accesso dalla piazza, dal boulevard pedonale o dai pilotis degli edifici.
Le sistemazioni superficiali degli spazi pedonali privati sono in continuità di finitura e materiali con le sistemazioni su area pubblica. Le coperture degli spazi commerciali sono in parte occupate dai giardini privati degli alloggi corrispondenti ai piani secondi fuori terra, in parte da volumi tecnici, ed in parte da copertura verde estensivo non praticabile.
L’intervento di QSC
L’attività di QSC si è concentrata nella validazione del progetto esecutivo relativamente agli spazi dell’interrato comune SUB INT 1, dell’edificio 1 e dell’edificio 8.
La verifica viene svolta tenendo conto del tipo di opera, della tipologia di intervento e della categoria di opera (destinazione d’uso). Il livello d’approfondimento e l’accuratezza delle indicazioni vengono commisurati alla complessità e criticità dell’intervento.
La metodologia applicata tiene conto delle indicazioni contenute nella norma UNI 10722 ed è strutturata in relazione alla documentazione che descrive le scelte progettuali, secondo gli obbiettivi descritti all’Art.26 del D.Lgs. 50/16, in funzione delle finalità specifiche di ciascun tipo di documento.
La verifica è finalizzata ad accertare la conformità della soluzione progettuale prescelta alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali, normative e tecniche indicate dalla Committenza o contenute negli elaborati progettuali dei livelli progettuali già approvati. La verifica accerta in particolare:
- la completezza della progettazione;
- il coordinamento interdisciplinare della progettazione;
- la coerenza e la completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
- l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
- i presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo;
- la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
- la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti;
- la sicurezza degli utilizzatori;
- la manutenibilità delle opere, ove richiesto.
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Risultati ottenuti
A seguito del processo di verifica si è potuto constatare che il progetto, a seguito anche delle integrazioni prodotte allo scopo di superare le osservazioni emesse, rispondeva alle normative vigenti, minimizzando per l’azienda i rischi di riserve e di ritardi nell’esecuzione dei lavori.
Approfondisci
- Il servizio QSC: Verifica progetto
(fonte immagini: Picco Architetti)